lunedì 18 maggio 2009

Dall’inviato speciale sul fronte interno

Faccia a faccia con il bancomat

L’incarico era chiaro: verificare il comportamento dei bancomat alla luce delle ultime notizie sulla crisi finanziaria. Mi sono recato al solito sportello. Ho deciso che l’approccio ideale fosse quello di un contegno normale, come nulla fosse successo. Il display del bancomat alternava tranquillamente schermate su servizi e pubblicità come nulla fosse. Con fare sereno infilo la tessera nell’apposita fessura,come da prassi. Schermata normale con richiesta di digitare il codice “assicurandosi di non essere osservati”. Con la tecnica sperimentata in anni di frequentazioni di questi videogiochi con vincita sicura, seppur illusoria, rispondo alla richiesta. Tutto a posto, il display mi mostra i servizi disponibili tra cui il prelievo. Siamo nella piena normalità, mi viene da pensare, ma un giornalista di inchiesta va fino in fondo e scelgo prelievo. Un momento di pausa in cui ho l’impressione di avvertire una leggera vibrazione nell’apparecchio mentre la scocca che lo riveste mi sembra diventare un po’ più fredda. Di nuovo mi appare la schermata con i servizi a disposizione. “Mmmm” mugolo perplesso, poi di nuovo scelgo prelievo. Stessa vibrazione e sensazione di freddo. Attesa. Finalmente la schermata in cui posso scegliere l’importo. Avverto le spalle che mi si rilassano le narici che si dilatano e,dentro di me, un senso di leggerezza. Con un accenno di sorriso e con una nonchalance di altri tempi digito l’importo: 250 euro , crepi l’avarizia.
La vibrazione che arriva dal bancomat mi fa temere un terremoto. Il video sfarfalleggia, rimane spento per qualche istante. Il mio viso vagamente riflesso nel vetro di protezione mi rimanda uno sguardo perduto. Quando il display si rianima compare la scritta “conferma l’importo?”. Si, certo. Di nuovo sullo schermo:
“Sicuro?”
Certo che sono sicuro, voglio prelevare 250 euro. Ancora qualche istante di buio, rumori strani arrivano dall’interno. Di nuovo una scritta sul display:
“Non le bastano 100 euro per oggi?”
No che non mi bastano, confermo le 250 euro.
“A che le servono tutti questi soldi?”
Saranno affari miei mi servono 250 euro e voglio prelevarne 250.
“Non sia esagerato. Gliene posso dare 110”
No, ormai sono deciso ne voglio almeno 225.
“Veniamoci incontro 120 euro per oggi”
200, non un euro di meno.
“Pensi anche agli altri, non sia egoista. Ne prenda 150”
Alla fine ci accordiamo per 175 euro.
In conclusione voglio rassicurare il mio direttore e tutti gli utenti del nostro giornale che la situazione e sotto controllo e i bancomat funzionano normalmente o quasi. Al prossimo servizio.

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