domenica 16 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
fermenti...
compito di ognuno di noi
giovedì 6 dicembre 2012
Come menadi apollinee...
venerdì 30 novembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
incontro alla s.m.s. "virgilio marone"
"Virgilio Marone" di Pomezia.
i ragazzi sono stati fantastici,
guidati dalla prof. Elisabetta
hanno sopportato il sottoscritto
parlare per un'ora dei suoi libri
e del suo rapporto con la scrittura.
hanno posto domande,
hanno seguito interessati.
meritava davvero
affrontare la pontina
in un giorno di pioggia
per vivere tutto questo.
grazie a tutti... :)
domenica 18 novembre 2012
martedì 30 ottobre 2012
parola di fèffs... :)
feffs:
Poi è probabilmente uno dei libri più originali che abbia letto (e potrebbe non sembrare, ma ne ho letti parecchi:'D), perchè la trama è diversa dal solito romanzo ambientato sulla terra:)
Poi inserire i personaggi storici e famosi è una genialata, tiene incollati alle pagine pensando "chi è il prossimo che spunterà fuori? Lo riconosceró?" (Quindi mette anche alla prova la cultura del lettore e questa cosa l'adoro).
bdm:
nasce da ... un errore... :)
i primi racconti
li ho scritti su un forum
di scrittori aspiranti e/o dilettanti
(io mi ascrivo alla seconda categoria)
in cui mi divertivo anche a rielaborare in modo surreale
delle polemiche assurde che ogni tanto nascevano tra i partecipanti
...tra le cose più assurde ci sono in genere i nick.
uno di questi,
scelto da un amico dal gusto particolarmente incline al gotico,
era "dertodesking"
leggendo di corsaio avevo registrato "dirtydancing"
quando gliel'ho detto
si è scandalizzato
"noooooo, der todesking!!!! "
e ha cominciato a narrarmi di questa opera imperdibile
della cinematografia mondiale,
un horror tedesco degli anni 70 mi pare,
che, da quello che ho capito, ci possiamo bellamente risparmiare.
però la cosa mi ha fatto troppo ridere
e ho cambiato il mio nick sul forum
in "dirtydancing", appunto.
(anzi, per la precisione ho realizzato un altro account con quel nick)
...
sabato 27 ottobre 2012
lunedì 22 ottobre 2012
http://www.edizioniensemble.com/index.php?option=com_virtuemart&view=productdetails&virtuemart_product_id=47&virtuemart_category_id=9&Itemid=496
giovedì 18 ottobre 2012
http://www.provincialatinatv.it/notizie/dettaglio.php?id=40794
lunedì 15 ottobre 2012
direttamente dal blog di andrea rezzonico
"Non so se sopravviverò a questa recensione

sabato 13 ottobre 2012
sabato 29 settembre 2012
Una penna per il compasso e la squadra: Bruno Di Marco l'Architetto Scrittore. Letteratura Italiana o Letteratura Artistica? di Elisabetta Stipo
<< che secondo lei Paolo e Francesca solo un bacio s'erano dati? Io ho provato a insistere: “se quelli stanno nei lussuriosi qualcos'altro hanno combinato”,[...]
Con gesto sì rapido e veloce
slacciommi della mia veste il busto
e sorpreso rimase senza voce
nel veder lo petto mio angusto
gli occhi suoi parevan fiammelle
come fari di arrapato gusto
Empiendosi le mani di mammelle
Con foga si tuffò sul fiero pasto
che mai egli ne vide di più belle
e ormai ardimentoso e lesto
estrasse...(1)>>
ispirate al teatro Ermete Zacconi, al Cinema da Chaplin a Sordi ai pittori :
<
tra la nebbia della Cronaca 1 <
-fase approccio diretto o del meccanico[...]
-fase mistica o del rito apotropaico[...]
-fase dell'approccio personale o dell'ok corral[...]
-fase del metodo “fonzie”[...]
-fase catarsi finale[...]
-L'appalto-concorso per il Purgatorio.Ci sono i risultati.
-E quindi?
-Quindi nessun gruppo è riuscito a presentare progetti, a eccezione uno. E quello, infatti, è stato giudicato vincitore.
-Ma come è possibile che nessun altro abbia presentato progetto?
-Non lo so. Vorrei capirlo anche io.
-Ma chi ha vinto?
-Il gruppo presieduto da uno che conosci bene il signor Damien C. Poorpotter.>>(3)
E' un gioco di montaggio e smontaggio in cui l'autore si diverte a tornare nel proprio subconscio e vuol divertire il lettore trascinandolo in un trasfert con proprie regole non controllate dall'Io narrante che usa il “noi” per ripensare i miti, i personaggi fiabeschi e tutto l'immaginario del bambino e del ragazzo in un confuso sapere come nella tempesta ormonale dell'adolescente che solo in età adulta potrà avere un ordine.
L'UMORISMO ESTREMO HA UNA MADRE (DI TUTTE LE BATTAGLIE) : DAFNE, DETTA LA FATA TURCHINA, CONTRO EURIDICE MISANDRA – SOLO PER STASERA.(4)
L'Io narrante prende coscienza e sostituisce il nebuloso “noi” ma i controlli della coscienza portano al risveglio, al contatto con la realtà, viva, calda, dolce della Vita che riserva ancora sorprendenti esperienze con il “Sapore dolce in bocca”.
I rumori della macchina dell'elettrocardiogramma della clinica del Dottor Darwin Frittella concludono l'opera con il saluto degli onirici personaggi perchè sono intervenuti i miracolatori
<<-ciao br="br" mandolina.="mandolina.">-Ciao, Dirtydancing.>>
Nota 1 p. 19 – 20.
Nota 2 p. 107-108.
Nota 3 p.103-104.
Nota 4 p. 49
martedì 25 settembre 2012
una bellissima recensione... :)
grazie a Bianca Madeccia per queste bellissime parole che interpretano in modo perfetto lo spirito con cui mi sono divertito a scrivere il romanzo. Ancora più gradite perchè vengono da una poetessa densa e ispirata come Bianca.
sabato 15 settembre 2012
mercoledì 12 settembre 2012
work in progress... ?
CAPITOLO 1
“La valigia sul letto quella di un lungo viag... CLIC!”
Non aveva mai consentito a nessuno di dettare le atmosfere dei suoi momenti, figuriamoci subire l’ironia involontaria di una stazione radiofonica accesa quasi per sbaglio.
La valigia è davvero sul letto, il viaggio non sarà lungo. Un paio d’ore d’aereo o poco più, se ricorda bene dall’ultimo viaggio a Londra.
Adora Londra, fino dal suo primo viaggio aveva deciso che prima o poi sarebbe andata a vivere là. Quando girava con la brochure che schematizzava i percorsi dell’underground e aveva la sensazione di avere tutta la città a disposizione. Quella volta insieme a tre amiche aveva preso in affitto un appartamento. Qualcuno, e ricordava bene chi, le aveva dato un biglietto da visita su cui era scritto Pino’s accomodation, una scritta così inverosimile da sembrare uno scherzo. Questo Pino, invece, esisteva davvero.
Lo aveva contattato proprio lei, accordandosi per il prezzo e l’appuntamento presso la victoria station appena scesi dal treno che le avrebbe portate lì dall’aeroporto di Gatwick. Lo avevano visto solo quella volta Pino, che si limito a prendere l’anticipo e consegnare loro le chiavi con l’indirizzo e uno schemino della mappa della metropolitana su cui aveva cerchiato un nome lungo la linea nera. Nenè avrebbe imparato subito nei primi giorni che quella era
Aveva imparato subito che conveniva fare l’abbonamento settimanale, la travel card, per le zone 1 e 2 così da muoversi senza problemi per tutta la parte centrale della città. E poi camminare. Le altre la seguivano. Lei dettava i tempi e le mete. Si faceva carico delle decisioni. Le altre ne erano atterrite, Nenè la viveva come una sfida. Decidere le regalava un piccolo momento di affermazione.
Camminare le è sempre piaciuto quindi nessun problema.
Anche adesso dovrà camminare molto. E anche adesso nessun problema, ha già contatti giusti per il lavoro. I curricula spediti le danno qualche possibilità che dovrà giocarsi bene.
Nenè ha sempre detto a tutti che lei se la sa cavare in ogni situazione. E questa avventura non la spaventa certamente.
Ma dove sarà finita quella borsa che usa sempre per il bagaglio a mano? Nel ripostiglio in mezzo a tutto quel caos?
Anche il citofono adesso. E’ davvero una congiura, vogliono farle perdere l’aereo.
“Sì, chi è? .. Questo citofono non funziona mai!”
“….”
“Apro, chiunque tu sia, sali pure al terzo piano. Sii veloce però, che sto partendo e ho poco tempo.”
La borsa, quella da usare per il bagaglio a mano spunta da sopra il mobile dell’ingresso. Un sorriso di soddisfazione e Nenè si allunga in punta di piedi per cercare prenderla.
Campanello.
Lo sbuffo che gli esce spontaneamente fa volare la ciocca di capelli ribelli che ogni tanto le finisce sulla bocca.
La borsa dovrà attendere.
La porta si apre su un volto che non immaginava proprio di vedere. L’imbarazzo è reciproco.
“Che vuoi?”
“Entrare, prima di tutto.”
“Devo prendere un aereo.”
“Lo so. E’ per questo che sono qui.”
“Non dovevi disturbarti. All’aeroporto ci arriverò con i mezzi pubblici.”
Lo sguardo della zia rimane fisso sugli occhi di Nenè.
“Ti concedo due minuti. Entra”.
Monica entra e si guarda intorno. Non era mai stata nella casa in cui sua figlia abita per conto suo da almeno cinque anni. Fissa le tende con i disegni etnici Quasi l’unico elemento colorato in una casa che sembra la versione Ikea dell’arredamento minimalista
Un ordine maniacale, Monica si aggira come in un ambiente innaturale.
“Stai analizzando il mio antro? E’ un po’ tardi per i consigli di arredamento, non credi?”.
Ancora lo sguardo di Monica si fissa negli occhi della nipote ma questa regge il confronto senza abbassarli.
“Potresti offrirmi almeno un bicchiere d’acqua?”
“Vuoi testare il mio senso di ospitalità, capisco”.
Monica butta la sua borsa a sacco sul divano con gesto infastidito. Nenè si dirige lentamente verso l’angolo cottura a prendere l’acqua così gentilmente richiesta. Meglio assecondare, meglio non arrabbiarsi. Servirebbe solo a perdere tempo.
“Come lo hai saputo?”.
“L’ho saputo”.
“E cosa pensi di ottenere venendo qua?”.
“Sempre aggressiva. Sei sempre stata così aggressiva”.
“Come te, zietta cara”.
Monica si stringe un suo scialle da nonnina che contrasta elegantemente con i suoi stivali rossi con tacco alto e i suoi jeans con strass Allunga una mano, prende la sua borsa a sacco e si mette a cercare dentro.
Nenè, che ha capito, le porge un posacenere mentre anche lei si porta una sigaretta alla bocca.
“Da quando fumi?”
“Ma non ti ricordi che la prima sigaretta me l’hai data tu?”
“Anche questa deve ricadere su di me”.
“Stai sempre a compatirti?”
Nenè come al solito studia l’abbigliamento della zia.
“ Ma porti ancora i jeans con gli strass?”.
“Io me la posso permettere ancora la
“Mi spiace averti deluso e non essere diventata anoressica”.
L’espressione del viso della madre risulta così indecifrabile che sente il bisogno di proporle un the. Si reca in cucina apre, lo sportello sopra il lavabo e due bicchieri cascano improvvisamente andando a frantumarsi nelle vaschette in acciaio.
(continua)
sabato 8 settembre 2012
16 aprile 2012- Presentazione del romanzo con Antonio Pennacchi

