domenica 5 aprile 2009

TEORIA DI BASE?

La teoria di base, mutuata da quella di un tifoso napoletano dei tempi di Maradona e a cui rendiamo omaggio, è quella del COITONE, che possiamo considerare la condizione di base naturale dell'umanità. Ogni essere umano può partecipare mente e corpo a questa relazione generale fondata sull'amore universale. La consapevolezza di essere comunque al centro di questa rete, che per la sua stessa natura non conosce zone periferiche, crea quello stato di benessere generale per cui l’uomo si sente in pace con il mondo. Quando un individuo si sente esclusi da questa relazione generale sente il bisogno dello scontro e della sopraffazione. L'altro che non è più visto come elemento essenziale del COITONE (d'ora in avanti lo indicherò con C.) ma come un nemico. Chi esce dallo stato di estasi del C. evidentemente per superare lo shock spesso arriva a negare l'esistenza del C. e compito del Coitonista praticante è quello di indicare che è sempre possibile rientrare nell'alveo illuminato.
La teoria originaria parlava in realtà dell'Orgasmone uno stato di sublimazione provato contemporaneamente dalla curva dei tifosi napoletani ad ogni gol di Maradona. Lo stato di estasi che ne seguiva, secondo l’insigne collega a cui rendiamo omaggio ma di cui non rammentiamo il nome, li rendeva uniti gli uni con gli altri in questa sorta di legame ideale e la gioia che li univa si manifestava in una specie di eiaculatio virtuale collettiva. (io me li immaginavo un po’ come gli spermatozoi di tutto ciò che avreste voluto sapere su sesso, ma non avete mai osato chiedere).
A differenza dell’O. invece il C. prevede invece una parte attiva, o per chi preferisce passiva, ma comunque una sensazione di partecipazione diretta per quanto virtuale e non la semplice osservazione.

Credo sia necessario cominciare con un apologo

Corso di difesa personale. BdM
Praticavo judo da qualche anno. Mi ero imposto questa “cura” per la mia scarsa aggressività e avevo scoperto che mi piaceva affidarmi al maestro, colui che sa e guida l’allievo. Mi piaceva ancora di più lo studio delle tecniche, eseguite lentamente per interiorizzare i movimenti, sembrava di provare i passi di un ballo. Ma quando il corso non è stato più limitato solo ad allievi di sesso maschile ho scoperto che quello che veramente mi rendeva felice era esercitarmi nella lotta a terra con le compagne. Non ho raggiunto grandi risultati sportivi ma la passione e lo zelo nello studio delle tecniche a terra, corpo contro corpo, non mi ha mai abbandonato. Alla fine di quell’anno il maestro ci ha comunicato che ci sarebbe stato un corso di difesa personale tenuto da uno specialista. Ricordandomi del motivo vero che mi aveva spinto in quella palestra decisi di seguirlo. Il giorno della prima lezione ci trovammo di fronte un uomo non giovanissimo, capelli con taglio militare e uno sguardo freddo. Inizialmente ero perplesso, ma il modo pacato e consapevole in cui muoveva il corpo allenatissimo nello spazio intorno a se, giustificava il senso di autorevolezza che sentivo emanare da lui. La voce calma e profonda, mentre ci raccomandava di scordare i combattimenti cinematografici o il wrestling che erano “meri balletti’, mi ha rassicurato definitivamente. Da perfetto maestro di disciplina orientale ha cominciato la lezione con un racconto:
- Un giorno un uomo mi ha offeso. Io l’ho guardato, mi sono girato e mi sono allontanato.Subito io ho pensato che evidentemente voleva farci capire che è importante non badare alle piccole provocazioni.
- Quell’uomo mi ha raggiunto, mi si è messo di fronte e mi ha sputato sui piedi. Io mi sono girato e me ne sono andato di nuovo.
Quindi, continuavo a riflettere mentre seguivo il racconto, per l’uomo saggio è importante comunque mantenere la calma ed evitare scontri inutili.
- Quell’uomo mi ha raggiunto di nuovo, mi ha chiamato vigliacco e mi ha dato un schiaffo. Io mi sono girato ancora mi sono allontanato di fretta.E’ chiaro che qui il messaggio veniva rafforzato dal concetto che la vera forza era sopportare quelle offese anche a rischio di far la figura dei vili.
- Quell’uomo mi è corso dietro e mi ha colpito con un poderoso calcio sul fondoschiena facendomi ruzzolare per terra. Io, sebbene un po’ dolorante, mi sono prontamente rialzato e mi sono messo a correre per allontanarmi da lui.
Ovvio, riflettevo, si rischia, è vero, una figura di merda ma come non sentire ammirazione per chi ha la forza interiore per non preoccuparsi delle opinioni altrui e mantenere la lucidità.
- Quell’uomo mi ha inseguito insultandomi in modo estremamente fantasioso e urlandomi che mi avrebbe ucciso perché non meritavo di vivere.Lo sguardo dei miei compagni denunciava chiaramente che ritenevano ormai costui una specie di invertebrato. Io invece ragionavo sul concetto di forza. Non è forse questa la vera forza? Sono forte perché evito di usare la forza. Evitare lo scontro che, pur se vittorioso, qualunque cosa significhi “vittoria”, comporta sempre la perdita di qualcosa, e quindi sconfitta.
- E solo quando mi sono ritrovato senza possibilità di fuga, chiuso nell’angolo da quell’uomo che aveva deciso di uccidermi, solo allora ho reagito . E sapete perché?
Certo, stavo per rispondere un po’ sorpreso del silenzio in cui rimbombava l’eco della domanda del maestro. Certo, il dovere morale dell’uomo, il rispetto per la vita, la responsabilità etica di evitare comunque il conflitto per qualunque ragione se non quando siamo costretti alla legittima difesa, quando la nostra incolumità, e solo allora, corre un pericolo gravissimo.. Che profonda lezione morale ci sta dando questo tipo che avevo temuto fosse una specie di rambo da strapazzo, un esaltato. Grazie, stavo per dire, grazie maestro, il tuo esempio mi consente di avere ancora fiducia nell’umanità, di credere che l’uomo è un essere intrinsecamente morale ed istintivamente spinto al bene. Ma non ho fatto in tempo a dire nulla perché il maestro ha ripreso con un curioso brillio nell’occhio sinistro:
- Perché in quel momento - e qui una pausa sapiente – ... (continua)

2 commenti:

  1. sei fantastico, superlativo, assoluto!

    RispondiElimina
  2. grazie
    ma non esagerare
    tanto non ti darò
    più dei cinque euro pattuiti ....:)

    RispondiElimina