
Spengo la luce, sto per alzarmi dal tavolo di lavoro quando un ricordo mi affiora alla mente improvviso, netto.
Rimango seduto e rivivo la scena.
Esattamente venti anni fa un tipo strano volle a parlarmi di una visione che aveva avuto e che, secondo lui, sarebbe stata un’idea eccezionale per un film, un colossal tipo catastrofico-fantascientifico.
Piuttosto scettico gli dissi di esporre brevemente il plot e quello, con uno sguardo allucinato, cominciò con la prima scena: alba su new york, panoramica sullo skyline della città in controluce sul cielo rosato e in sottofondo una musica serena e rassicurante.
“Magari
Quello continuò senza scomporsi, rapito dalla sua visione, descrivendo come improvvisamente un jumbo sarebbe entrato nell’inquadratura con un rombo spaventoso andandosi a schiantare contro la torre nord del WTC con una esplosione infuocata, pochi secondi e un altro jumbo avrebbe centrato l’altra torre e mentre i due edifici crollavano in fiamme voci fuoricampo avrebbero annunciato di altri aerei contro il Pentagono e magari contro
Gli chiesi se
Allora, brusco, gli feci notare che la sua idea era totalmente inverosimile.
“Tutti sanno che le torri sono state progettate per resistere agli impatti aerei e che gli Usa hanno la flotta aerea migliore del mondo a proteggerli”.
Ma quello continuò farneticando di terroristi arabi, di un presidente Usa tonto e manovrabile, di dichiarazioni di guerra ad un paese straniero accusato di possedere fantomatiche armi di distruzione di massa.
E di scene di bombardamenti notturni e battaglie nel deserto con i pozzi di petrolio in fiamme sullo sfondo.
Bloccai il suo delirio e, calmo ma risoluto, gli dissi che lui era totalmente pazzo e che io non avrei più ascoltato quelle farneticanti follie.
Mi aspettavo una reazione violenta.
Quello invece si alzò pacato, aprì la porta, mormorò: “Tra venti anni” e andò via.
Un ricordo completamente sopito che mi sale alla memoria in maniera così prepotente e lucida.
Proprio ora.
Sarà che sono passati esattamente venti anni.
Sarà che adesso il mio ufficio è al piano 87° della torre nord del WTC, ma sento una sensazione di angoscia serpeggiarmi dentro e mi manca l’aria.
Tremo.
E’ la stanchezza, decido.
Meglio che vada a riposare prima che sia io ad impazzire sul serio.
Domani è già 11, ho tanto lavoro da fare.
naturalmente..bellissima pillola!
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