“Cari allievi questa parte del museo è dedicata ad un periodo particolare della nostra civiltà.
Tutto cominciò quando una ditta lanciò un nuovo prodotto con lo slogan “sentirsi da dio”: un pupazzo color argilla a grandezza naturale.
Il cliente, tramite apposito software, trasmetteva le caratteristiche fisiche e mentali desiderate e quindi, con il contatto del proprio dito indice con quello del prodotto, dava la scintilla vitale: la creatura era viva a tutti gli effetti.
Il software conteneva alcune limitazioni per esigenze etiche, ma queste furono facilmente crackate e chiunque poteva creare un individuo vero e proprio, del tutto uguale a noi.
I coniugi insoddisfatti creavano l’amante perfetto, anzi se lo regalavano a vicenda.
Il single disperato realizzava per se la partner ideale con un patchwork di pornostar .
Una baby-sitter costava un patrimonio? Bastava farsela in casa.
Non si trovano più calzolai/idraulici/artigiani? Compravi una creatura e la programmavi.
La collega non te la dava? Ne creavi una copia e la programmavi ninfomane.
Un successo clamoroso! E gli effetti furono notevoli, anche quelli giuridici. Infatti subito nacque un movimento politico per i diritti delle “creature” in quanto essere viventi, compreso il diritto di voto. I partiti cominciarono a crearsi gli elettori. Invece che convincere qualcuno a votare era più facile creare direttamente l’elettore perfetto: fedele e totalmente acritico.
Qualcuno cominciò a fare scherzi cretini creando ibridi sempre più mostruosi, con l’inserimento di caratteristiche animali e vegetali. La situazione divenne insostenibile.
Fortunatamente le creature originali duravano poco e presto la moda passò.
Ma gli ibridi invece cominciarono a riprodursi tra di loro diventando presto un problema per la sopravvivenza del pianeta intero. Inoltre erano maleducati, incapaci, rumorosi, sporchi, litigiosi, volgari: bisognava liberarsene ma la nostra cultura non ci consentiva soluzioni drastiche.
I viaggi spaziali erano già abbastanza progrediti e questo consentì di trovare una soluzione.
Gli ibridi furono selezionati per caratteristiche e vennero individuati i pianeti adatti a loro, ma fu posta particolare attenzione a che i peggiori andassero il più lontano possibile.
Qui potete vedere le riproduzioni oleografiche dei gruppi principali.
Quelli? I più brutti?
Secondo le cronache erano anche i più violenti e volgari.
Quelli furono inviati al limite della galassia, sul terzo pianeta del sistema solare per essere precisi, la Terra”.
Tutto cominciò quando una ditta lanciò un nuovo prodotto con lo slogan “sentirsi da dio”: un pupazzo color argilla a grandezza naturale.
Il cliente, tramite apposito software, trasmetteva le caratteristiche fisiche e mentali desiderate e quindi, con il contatto del proprio dito indice con quello del prodotto, dava la scintilla vitale: la creatura era viva a tutti gli effetti.
Il software conteneva alcune limitazioni per esigenze etiche, ma queste furono facilmente crackate e chiunque poteva creare un individuo vero e proprio, del tutto uguale a noi.
I coniugi insoddisfatti creavano l’amante perfetto, anzi se lo regalavano a vicenda.
Il single disperato realizzava per se la partner ideale con un patchwork di pornostar .
Una baby-sitter costava un patrimonio? Bastava farsela in casa.
Non si trovano più calzolai/idraulici/artigiani? Compravi una creatura e la programmavi.
La collega non te la dava? Ne creavi una copia e la programmavi ninfomane.
Un successo clamoroso! E gli effetti furono notevoli, anche quelli giuridici. Infatti subito nacque un movimento politico per i diritti delle “creature” in quanto essere viventi, compreso il diritto di voto. I partiti cominciarono a crearsi gli elettori. Invece che convincere qualcuno a votare era più facile creare direttamente l’elettore perfetto: fedele e totalmente acritico.
Qualcuno cominciò a fare scherzi cretini creando ibridi sempre più mostruosi, con l’inserimento di caratteristiche animali e vegetali. La situazione divenne insostenibile.
Fortunatamente le creature originali duravano poco e presto la moda passò.
Ma gli ibridi invece cominciarono a riprodursi tra di loro diventando presto un problema per la sopravvivenza del pianeta intero. Inoltre erano maleducati, incapaci, rumorosi, sporchi, litigiosi, volgari: bisognava liberarsene ma la nostra cultura non ci consentiva soluzioni drastiche.
I viaggi spaziali erano già abbastanza progrediti e questo consentì di trovare una soluzione.
Gli ibridi furono selezionati per caratteristiche e vennero individuati i pianeti adatti a loro, ma fu posta particolare attenzione a che i peggiori andassero il più lontano possibile.
Qui potete vedere le riproduzioni oleografiche dei gruppi principali.
Quelli? I più brutti?
Secondo le cronache erano anche i più violenti e volgari.
Quelli furono inviati al limite della galassia, sul terzo pianeta del sistema solare per essere precisi, la Terra”.
Nessun commento:
Posta un commento